domenica 23 settembre 2012

Parole belle da pronunciare Vol.4 (la saga continua)


Non paghi delle perle pubblicate in data 5 settembre, prosegue il progetto riguardante le parole dal suono particolarmente piacevole grazie al preponderante contributo de "La Cacciatrice di Parole", principale artefice del seguente elenco:

Sinaptico
Pedissequamente
Interpunzione
Spasmodico
Magmatico
Raccapricciante
Cianfrusaglia
Gozzoviglio
Frattaglie
Pulvino
Crogiuolo
Giuggiole
Biforcazione
Patema
Conchiglia
Aleatorio
Apocalittico
Lapalissiano
Spassoso
Trastullo

(Greetings to "La cacciatrice di Parole", ndr)

Ai seguenti link sono reperibili i precedenti capitoli della saga:



...Peace...

domenica 16 settembre 2012

Rallentare

Di domenica mattina, a Milano, girano poche macchine. Oggi, che c'è il blocco del traffico, ne girano ancora meno... Sono uscito in bici per venire in biblioteca...ho fatto tutto il tragitto in mezzo alla strada, anche contromano, per ripicca. Sì, perchè era strano vedere tutte le strade e gli incroci vuoti e volevo godermela. I semafori si guardavano tra di loro in cerca di uno scopo. Forse anche loro sono contenti di prendersi una pausa ogni tanto. Ho incrociato solo un veicolo, un carroattrezzi, uno di quelli della rimozione forzata.
Anche le persone in giro erano poche, per lo più in bicicletta. Quasi tutti anziani, sapete...quelli che pedalano a gambe larghe, poggiando solo il tallone sul pedale e ondeggiano pericolosamente ogni due metri percorsi.
In tutto ciò il rumore di fondo, che imperversa sempre a Milano, oggi non c'era...e io facevo quasi troppo casino con la bici. Avevo l'impressione di osservare tutto al rallentatore da dietro un vetro spessissimo. Uno slow motion ovattato. C'era il sole...il venticello freddino che soffia in questi giorni...e tanto tanto tanto spazio vuoto ...e per forza di cose, quando ti capitano queste situazioni, ti lasci trasportare...e rallenti anche tu, mentalmente. Credo faccia bene, a volte...dà il tempo di alzare lo sguardo e magari notare quello che ci sta attorno...

...Peace...


mercoledì 5 settembre 2012

La gente cambia

Innanzitutto: amaretto + whiskey = tanta roba!
Comunque...non sono qui per parlare di miscele idonee ai ragionamenti serali...
Nelle ultime settimane ho riflettuto un sacco sui cambiamenti che la gente subisce. In verità è stato un insieme di piccole riflessioni, ciascuna con la sua conclusione, in cui ho cercato di capire il perchè di certe mutazioni e   le eventuali conseguenze.
La gente cambia per molti motivi. C'è chi cambia a causa di perdite, chi a causa di "acquisti", chi a causa di carriera, studi, lavoro...e poi c'è anche chi cambia per esperienze passate. Quelle brutte, quelle che bene o male ti segnano tanto che dici "ok, 'sta cosa meglio che in futuro non la ripeto" (Parlo di relazioni, sia chiaro!). Quando ti rendi conto di aver fatto una scelta sbagliata e poi torni sui tuoi passi forse è la cosa più bella. Credo che quello sia un cambiamento apprezzabile. Almeno hai imparato qualcosa su te stesso. Quello che non mi piace è la gente che cambia senza motivo oppure perchè mette le cose materiali al primo posto rispetto alle relazioni. Per intederci: non mi piace chi mette la "carriera" o gli studi  prima di tutto, come non mi piacciono quelli "camaleontici" che ad ogni situazione adottano comportamenti diversi e facce diverse...
Poi in realtà ci sono anche quelli che NON cambiano! I recidivi convinti... ovvero quelli che non cambiano per principio. Quelli che ti dicono di essere così e basta e che, se li si vuole, bisogna prenderli così perchè loro tanto non cambieranno mai. Invece mi spiace un po' per i recidivi involontari...intendo quelli che forse ce la mettono anche la volontà di cambiare...ma finiscono per ricadere negli errori del passato. Credo che loro andrebbero aiutati. Forse nel momento opportuno riuscirebbero a trovare il giusto equilibrio e la forza di non ricascarci...mi ricordano molto la categoria dei "deboli" che avevo descritto in uno dei miei primi post (http://thenewriddler.blogspot.it/2011/04/la-debolezza.html) ...forse anche io appartengo a quella categoria...
In tutto ciò sono giunto alla conclusione (forse banale) che probabilmente è giusto che la gente cambi. Alla fine gli eventi e la vita ti condizionano... non è giusto ovviamente cambiare radicalmente ogni due per tre, come non è nemmeno giusto rimanere sempre identici...si finirebbe per rimanere impantanati stile acquitrino... e poi se la gente che ti sta attorno cambia, tu non puoi farci nulla. Non è una tua scelta, non è una tua decisione e non puoi intervenire in alcun modo. Te ne fai semplicemente una ragione, valuti quanto quelle mutazioni possono turbarti e di conseguenza se sei ancora adatto a stare in compagnia di quella data persona.

La gente cambia, ma dimentica di comunicarlo agli altri (Lillian Hellman)

...Peace...

Parole belle da pronunciare Vol.3 (la vendetta)

A vostro discapito prosegue la saga delle parole particolarmente eufoniche della lingua italiana. 
Per chi si fosse perso i precedenti episodi: trattasi di vocaboli che una volta detti o ascoltati provocano una sensazione piacevole e talvolta suscitano ilarità od emanano senso di potenza! u.u 
Per rivedere gli scorsi 2 capitoli della saga vi rimando qui:
Ringrazio alcuni amici per avermi sapientemente indirizzato nella nuova scelta!

Allappare 
Blatta
Zabaione
Imbecille 
Spigliato
Assurdo
Criptico
Ambra
Perplimere
Sgrammaticato
Allampanato
Pavoneggiarsi
Suppellettili
Pidocchioso
Anacronistico
Lungi
Mugugnare
Aspergere
Abrogare
Bolgia
Collagene
Scorticare
Esemplare
Scetticismo
Illazioni

(Se qualcuno ha voglia di aggiungerne altre qui sotto faccia pure!)

...Peace...

sabato 18 agosto 2012

Questioni di Timing...

Oh, ora parte un super-delirio.
Avete presente quelle situazioni in cui ti rendi conto di essere nel posto sbagliato e al momento sbagliato? Magari TU senti pure di essere la persona giusta ma c'è quel qualcosa, che NON dipende da te, che ti rende la persona sbagliata, al momento sbagliato... e quando lo realizzi non è bello!
Ok, sembra scontato... forse non ho nemmeno reso bene l'idea... sto cercando un modo per renderla comprensibile per iscritto ma vedo che non c'è. Lasciamo stare. 
Il discorso di fondo è che nella maggior parte degli eventi della tua vita è la tempistica che ti frega. Arrivare un attimo prima o un attimo dopo può mutare l'esito da negativo a positivo di una prova o di una situazione...e questa cosa mi fa tremendamente incazzare, perchè non è minimamente controllabile e tantomeno prevedibile. A volte semplicemente succede che arrivi tu, c'è il resto del mondo...ma tu dovresti essere altrove...oppure saresti dovuto arrivare in un altro momento. Il Caso. Cazzo. Il Caso.
In quelle situazioni le cose da fare sono due: o andare controcorrente, oppure assecondare il Caso e farsene una ragione. Probabilmente nessuna delle due è sempre giusta...tuttavia ho notato che nella vita ho sempre scelto la seconda. Non so perchè. Non mi considero un fatalista...anzi! Tantomento mi considero pigro. Però a volte mi chiedo "cazzo se è così, ci sarò un motivo no?". Insomma trovo che andare controcorrente sia rischioso e persino dannoso a volte... lo so, sembra paura, ma preferisco pensare sia istinto di autoconservazione. E' vero anche che se ne vale davvero la pena un sacrificio lo fai...e quindi nuoti controcorrente! Punti di vista...
Merda, persino i proverbi non aiutano! "chi non risica non rosica" VS "uomo avvisato..."
Non si giunge da nessuna parte... ma va bene così. Quando sarà il momento giusto, la soluzione si presenterà  da sola. Nel frattempo navighiamo a vista.
...Peace...


venerdì 20 luglio 2012

Scorci

Negli ultimi mesi ho girato molto in bicicletta qui a Milano...tanto da uscire pure il sabato sera in bici, a volte. La bici offre la possibilità di muoversi velocemente ma allo stesso tempo ti permette di goderti le situazioni e le immagini. Mi è sempre piaciuta Milano come città...come mi diceva qualche settimana fa un'amica: "Milano sa di casa". Ok, c'è traffico, c'è afa, puzza di smog e quant'altro...ma offre anche degli angolini di una bellezza impressionante. Ora sembro il classico "milanese" che se la tira per la sua città. Credetemi non voglio difenderla a spada tratta e tantomeno voglio sostenere che sia una città artistica ricca di posti da visitare. Non è vero...Milano non trabocca di bellezza e molte zone della città fanno pena...e mette a dura prova chi ci vive. Però spulciando bene durante la notte si trova qualcosa... magari si passa da Viale Piave...Viale Monte Nero...e porta Romana... alzando lo sguardo verso l'alto si vedono dei bei vecchi palazzi in via Beatrice d'Este...sino ad arrivare in piazza 24 maggio. Quella piazza non mi esalta a dire il vero...ma da lì si imbocca corso di Porta Ticinese, si passa davanti a Sant'Eustorgio con la sua piazzetta alberata. Mi piace sedermi su quelle panchine di pietra a volte. Poi si può proseguire fino ad incrociare via Molino delle Armi, subito prima di giungere in Colonne San Lorenzo. Lì girate a destra, al posto di andare in Colonne, fino a trovarvi con il giardino della Vetra sulla vostra sinistra. Fermatevi e guardate verso il retro della chiesa. Di notte è illuminato con dei faretti e si vede Molino delle Armi leggermente in salita e il parco verde subito sotto alla chiesa. Scorcio carino. Proseguite e poi imboccate corso Italia sulla sinistra fino ad arrivare in piazza Missori. Lì guardate verso l'alto, c'è un palazzo sul bivio con dei rilievi bellissimi anch'esso illuminato con dei proiettori di sera. Andate avanti fino al Duomo, girateci attorno, dietro c'è un bell'albero al fresco, la sera è deserto...non male sorseggiare una birretta lì, a patto che non vi venga a rompere i maroni la polizia! Poi si può andare in piazza dei mercanti, poi piazza Cordusio, da cui si intravede l'entrata principale del Castello, al di là di via Dante. Prima di arrivarci si passa da Cairoli...lì sulla sinistra, poco prima del teatro delle Erbe c'è un piccolo piazzale alberato. E poi Parco sempione con l'Arco della Pace...quando non è popolato da tamarri dementi... e Brera...tutta quanta Brera... basta così! Anche perchè se non avete idea dei posti che ho citato vi sarete annoiati a morte. (nel caso si trovano su google maps, ndr)
Comunque fidatevi, Milano girata di sera in bici, con qualcuno del posto che la conosce come si deve, è davvero bella. Poi ok, finito il giretto artistico si può sempre andare in Colonne a randagiare semi-ubriachi per terra con una buona compagnia...
...Peace...

"Milano non piace quasi a nessuno di quelli che ci vivono. Non amano il ritmo che li spinge sempre di corsa. Hanno problemi di stomaco per i panini alla piastra e i piattini di verdura. Non sopportano la puzza di piscio dei sottopassaggi, l'odore del vomito dei tossici, il lastricato di preservativi nelle viuzze, la moquette di cacche di cane. Sognano il verde e trovano solo qualche albero morente e i parchi strapieni di polizia pronta a dirti che non sta bene sedersi sulla poca erba a farti i cavoli tuoi. Sono disorientati dalla mancanza di punti di ritrovo, dalle poche piazze senza panchine, dagli stili architettonici accrocchiati, dalle case a forma di cubo, di ananas, di pigna, di finto rococò e finto gotico. Non capiscono che Milano non è una città, ma un grumo di lava che ha subito tutte le Furie. Che è sterile, come il deserto, e per starci bisogna essere attrezzati. Che non è adatta ai dilettanti. Per questo la amo." (S. Dazieri) 


mercoledì 18 luglio 2012

Preferenze temporali

Nelle ultime due settimane la ripartizione temporale della mia giornata è riassumibile in due parole: studio, sonno. Tralaltro nutro seri dubbi sulla buona riuscita di entrambi...dato che non mi sento preparato per gli esami e dormo di merda. Mi sono concesso un paio di concertini alla sera, uniche valvole di sfogo...
In realtà questo post non è pensato per piangermi addosso, no no, quello lo faccio di default...è stato concepito perchè mi sono accorto di aver cambiato "preferenze temporali". Le ho chiamate così... non saprei in che altro modo definirle...ora vi spiego. Mi riferisco a quell'inconscia preferenza che ciascuno di noi ha per la gestione delle cose e delle azioni nell'arco della giornata e della settimana. Ok, è ancora criptico...meglio fare un esempio:
sono sempre stato uno di quelli che preferiva dare un esame il lunedì mattina alle 8 perchè la mia filosofia di vita universitaria era "via il dente e via il dolore". Inoltre, una volta chiusi i libri la sera prima dell'esame, non li riaprivo più. Ora invece, da un paio di mesi a questa parte, mi sono accorto di essere diventato l'opposto. Preferisco gli esami a metà settimana perchè mi dà sicurezza avere un paio di giorni per ripetere dopo il weekend (e la tanto odiata domenica) ...e preferisco gli esami al pomeriggio perchè così la mattina mi sveglio e ripasso tutto una volta subito prima dell'esame...insomma sono diventato quello che non riuscivo nemmeno a concepire vedendo gli altri un po' di tempo fa. Fosse solo questo! non mi è mai calato l'abbiocco post-pranzo in tutta la mia vita, mentre negli ultimi 5 giorni mi faccio per forza almeno mezz'ora di pennica causa violenta chiusura delle palpebre (effetto saracinesca). Di mattina non ho mai avuto fame a colazione...sempre stato leggero...al contrario facevo pranzi giganti. Ora tutto il contrario: colazione power e pranzo leggero. (Ma checcazz?!, ndr) 
Mi sono chiesto da cosa dipendano questi cambiamenti e perchè siano arrivati proprio ora. Non ho saputo darmi una risposta, forse in verità non c'è, o forse c'è e non la vedo, o forse la vedo e non la voglio accettare. La verità è che probabilmente dipende tutto dalla proiezione mentale del mio "io" virtuale di una linea temporale alternativa e parallela alla nostra... u.u ...ok, la smetto con la fantascienza. 
In ogni caso non mi dispiace aver cambiato queste preferenze temporali. Almeno c'è qualcosa che ha il sapore della novità! 
Chissà se anche tu...sì, proprio tu che stai leggendo, hai mai cambiato preferenze temporali...

...Peace...


giovedì 5 luglio 2012

Nell'acqua

Sapete, ieri sera stavo suonando allegramente il pianoforte quando ad un tratto sentii un rumore violento e assordante. Al chè mi defecai addentro alle braghe per lo spavento... (che bello il passato remoto dovrei usarlo più spesso! ndr). Beh, sta di fatto che ha iniziato a piovere. A me la pioggia non piace. D'autunno e in inverno mi mette di cattivo umore...oggettivamente è fastidiosa, ti obbliga a portarti in giro un ombrello (odio camminare tenendo in mano gli oggetti), che si bagna... quando lo chiudi a sua volta TI bagna...si bagnano le scarpe, che a loro volta ti bagnano il pavimento quando torni a casa. E poi la pioggia invernale puzza. Puzza di uovo marcio...di zolfo quindi...sapete, piogge acide, solfati...vabbè non addentriamoci nei meandri della chimica dell'atmosfera.
In primavera la pioggia è forse anche peggio. Dopo mesi e mesi di tempo invernale merdaceo finalmente speri in qualche raggio di sole...invece no, piove, si bagnano i prati, restano bagnati per giorni ergo non ti ci puoi sdraiare a prendere il "primo" sole...almeno la pioggia in primavera non puzza...
Ma d'estate è diverso. La pioggia d'estate ha un profumo diverso, quando cade dà una sensazione particolare sulla pelle...quasi piacevole. I temporali estivi sono notoriamente brevi, intensi e il diametro delle gocce talvolta è davvero esagerato...praticamente piovono gavettoni! Non so se vi è mai successo che si metta a piovere mentre state facendo il bagno al mare. Sensazione stranissima e assolutamente non riproducibile a parole. Sì, ok è pericoloso...non fatelo...anzi no, fatelo! è una sensazione troppo bella per non essere provata almeno una volta nella vita.
I temporali estivi in città (come quello di ieri sera) hanno la splendida capacità di cambiare i colori nell'arco di pochi istanti. Diventa tutto più scuro ma al contempo più intenso. Come se avessero aumentato a dismisura la saturazione dei colori ma nello stesso momento abbiano diminuito la luminosità. L'asfalto, caldo per il sole della giornata, libera un odore peculiare. Non trovo qualcosa a cui paragonarlo...forse non esiste. Anche i prati e gli alberi hanno un odore tutto loro in quei casi...anche lì non saprei dire a cosa somiglia. Dev'essere proprio l'odore della pioggia. Quando sento quell'odore mi vengono in mente un sacco di ricordi d'infanzia...ecco l'odore della pioggia d'estate è l'odore dei ricordi. E' come se fossero racchiusi nell'acqua...mi è capitato a volte di essere in giro e infradiciarmi d'estate. Mi è capitato anche di avere l'impermeabile o l'ombrello e di non aprirlo volontariamente. Bagnarsi con quell'acqua è come fare un bagno nei ricordi...quelli belli, intensi. Bisogna stare attenti giusto a non annegarci, in quei ricordi. Alla fine sono solo diapositive mentali di momenti passati che ci hanno colpiti per qualche determinato motivo. Ieri sera non sono uscito a bagnarmi, non avevo voglia di ricordi, bastava solo il profumo. Sono uscito solo sul balcone, giusto qualche goccia sui piedi...Un po' me ne pento di non essere andato a bagnarmi, avevo anche la scusa di andare a mettere la macchina in box. Invece no, sono rientrato e mi sono rimesso a suonare.
"La pioggia cadeva nello stesso modo sul giusto e sul malvagio; 
e per nessuno non esisteva un perché."
(W.S. Maugham)


sabato 30 giugno 2012

Mostri...

E' così che un ordinario sabato mattina di giugno mi sveglio alle 7.30, mugugno un paio di imprecazioni in lingua ibrida sbattendo il mignolino sullo spigolo del letto e mi avvio in bagno...obiettivo: lavarsi, vestirsi, uscire per andare in biblioteca a studiare per un esame noioso che si terrà di lì a 4 giorni. La biblioteca...posto in cui si verificano dilatazioni temporali di importanza assolutamente vitale quando devi studiare roba noiosa. Ultimamente ci sono stato quasi ogni giorno. Come tutti i posti pubblici mi piace parecchio perchè riesco a osservare un sacco di gente. Si vedono persone di ogni genere, gente che studia robe umanistiche, gente che studia robe scientifiche, gente che NON studia, gente che legge, gente che pensa, gente che sembra che pensi ma in realtà giace in stato catatonico...gente che, come me, dovrebbe studiare e invece decide di tornare a scrivere su un blog a distanza di 9 mesi...
Quando sono arrivato qui c'era della roba sul tavolo, nel posto davanti al mio. Ho visto un paio di occhiali da sole un po' troppo voluminosi e un foglio scritto con calligrafia tondeggiante...avrei giurato fosse una donna la padrona di quella roba, invece 10 minuti dopo arriva un tizio con barbetta, camicia a quadri e aria genialoide. Riprende a scrivere concentrato: il classico precisino... a fianco a lui un suo compagno di corso, presumo, dato che studiano la stessa roba. Questo scrive alla "pene di segugio" (AKA alla cazzo di cane). Mi sta già più simpatico. E' visibilmente turbato: gioca nervosamente con la penna e ogni 5 minuti si perde nel vuoto con lo sguardo. Chissà a cosa pensa. Nel tavolo a finaco una tizia...non capisco se ha 35 anni e ne dimostra 45 o se, viceversa, ne ha 45 e li porta estremamente bene. Temo la prima. Dizionario russo a fianco e un libro davanti. Legge in silenzio, muovendo le labbra...è una cosa che mi lascia perplesso da sempre. Non so bene perchè, forse mi sembra assurdo che una persona non riesca a leggere nella mente...vabbè, stranezza mia questa. Ogni tanto sbuffa. Chissà perchè legge roba russa in biblioteca il sabato mattina sbuffando. Chissà che lavoro fa...fa un lavoro? ...una ragazza è appena uscita a passo svelto dalla sala con gli occhi preoccupati, parlando al telefono sottovoce. Chissà cosa le è successo. Vicino all'entrata c'è il solito tipo effemminato, con ciuffo eccentrico e mani curate. Non ho molti dubbi sulla sua identità sessuale...non che questo mi turbi, figuriamoci. Settimana scorsa era seduto al mio tavolo. Non mi piace come studia: sottolinea TUTTA la pagina senza lasciare nemmeno una parola bianca. Ma che senso ha? Sottolieneare tutto è come non sottolineare nulla...non ti dà punti di riferimento. Bah...
In questi giorni mi è capitato di parlare con qualche amico di quanto sia interessante osservare la gente. Alla fine era un po' l'intento iniziale di questo blog, scoprire il labirinto che ciscuno di noi cela nella propria testa...e i mostri che lo custodiscono. Sì ecco, i mostri. Quelli che ti fanno distrarre, giocherellare con la penna, assumere un'espressione preoccupata, sottolineare tutta la pagina in manienra insensata, leggere muovendo le labbra, scrivere su un blog... Chissà se c'è qualcun'altro qui dentro che osserva. Qualcuno che, come me, in questo momento sta scrivendo quello che vede, pensando ai mostri delle teste altrui, magari anche al mio...c'è una canzone che parla dei mostri sotto al letto...l'autore ne parla come se li avessero solo le donne con cui esce ma, probabilmente, come dice un'amica: "va bene per qualsiasi umano che abbia accettato il fatto che ci sono i mostri". Chissà se, in un posto come la bliblioteca, i mostri di ciascuno possono comunicare con gli altri...non mi stupirebbe.

"Sarà che questa nebbia mi nasconde l'orizzonte,
sarà che un po' più in là, sono convinto: non c'è niente,
sarà il fumo negli occhi, sarà il male di te,
sarà che non mi va di cercare risposte che soffiano
in un vento che non c'è."